LA MAGIA DEL COLORE

NATURA E DESIGN, LA RIVISTA DELLA NATURA N.2/2010

Cosa centrano i riflessi azzurrognoli della livrea degli  sgombri con il, colore azzurro del celo ?

Apparentemente nulla , ma se adiamo ad indagare  in come quel azzurro è originato troviamo la stessa soluzione tecnica

Si chiama diffusione della luce nei mezzi torbidi ed il primo a studiare questo effetto è stato il fisico Britannico John Tyndall  (da cui il nome: Tyndall Scattering).

Le bande colorate che compongono la luce bianca del sole  non hanno la stessa  lunghezza d’onda. Alcune sono più lunghe e meno intense, altre più corte, ma con maggiore intensità.

il  raggio solare che entra nell’atmosfera si trova  a  dover oltrepassare una grande quantità di

micro particelle, in sospensione nell’aria, con diametri variabili, (un mezzo torbido appunto).

Ora succede che i raggi con banda più lunga, come il  rosso ed il giallo riescono agevolmente ad aggirare gli ostacoli ed arrivano al suolo.

il raggio azzurro invece, che possiede una maggiore intensità e perciò una lunghezza d’onda inferiore ci va a sbattere in pieno e viene diffuso colorando di azzurro  l’ambiente circostante.

Parliamo di urti con particelle minori di 6 micron( 0,6 decimillesimi di millimetro).

Ora, tuffandoci negli abissi del mare ed entrando assieme ad un biologo nella pelle del dorso di uno sgombro , scopriamo che  delle piccole cellule chiamate “Guanofori” contenenti dei minuti cristalli di guanina, utilizzano lo stesso sistema  per produrre l’effetto cangiante dall’azzurro al verde presente nella schiena.

diffondendo il raggio attraverso il Tyndall Scattering  generano l’azzurro, e filtrando lo stesso attraverso un soprastante strato di cellule Xantofore (Xanthos =giallo perchè contengono pigmenti gialli) ottengono il colore  verde.

Mi vengo gli occhi lucidi a pensare come utilizzare questa tecnologia nel mio mondo del progetto…

penso ad una  vernice capace di vestire gli oggetti con una  diversa eleganza , oppure a d un trattamento per tessuti  che imbrogli l’occhio trasportando la mente  in una dimensione  a parte  …ma solo per un attimo il tempo di riflettere sulla magia tecnica della natura!

Emanuele Ricci